Burnout

La sindrome da stress legata all’ambiente professionale

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Burnout: cosa è?

Come sempre, partiamo dal significato! Il lavoro ti sta stressando? Ti senti stanco, atterrito e spremuto fino all’osso? A volte il lavoro può risucchiare tutte le nostre energie e può farci finire in un brutto circolo vizioso, dove il week-end è un miraggio e la settimana un vero incubo. Se ti senti così, quella che stai affrontando è la sindrome da burnout, parola anglosassone che significa letteralmente scoppiato, esaurito, surriscaldato. Ti capita mai di pensare:“sono fuso, il cervello mi sta per scoppiare!”

Le cause

La sindrome da burnout si presenta negli ambienti lavorativi ed è la causa di un forte down psicofisico. Ma quali sono le categorie più colpite? I dati degli studi sul burnout evidenziano una maggiore incidenza nelle categorie lavorative a contatto con il pubblico e responsabili della cura degli altri, ad esempio medici, infermieri, commessi o insegnanti. La prima reazione è la depersonalizzazione, ovvero un atteggiamento di distacco nei confronti del lavoro e delle persone di cui ci si sta occupando, nel quale lo stesso lavoratore stenta a riconoscersi.

Il Neurofeedback: una soluzione alla sindrome da stress

La sindrome da stress legata all’ambiente professionale, detta anche burnout, è stata ufficialmente riconosciuta come psicopatologia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2020. Il lavoro richiede qualità performative energiche e continuative. Lo stress, soprattutto se si lavora a stretto contatto e a servizio delle persone, può generare un forte accumulo emotivo difficile da gestire. Il neurofeedback può essere un valido aiuto per rimodulare in modo consapevole le risposte agli stimoli più intensi e mantenere così un equilibrio psicofisico a prova di “lavoro stressante”!